Abruzzo

Dalle ombrose pinete e le splendide coste lungo la Via Verde alla scenografica piana di Campo Imperatore, l'Abruzzo si tinge ancora di rosa.

L’Abruzzo ospita la grande partenza del 106° Giro d'Italia che prenderà il via dalla suggestiva Costa dei Trabocchi. Il 26 gennaio scorso, per festeggiare i 100 giorni dall’inizio del Giro d’Italia i luoghi abruzzesi più iconici delle città interessate alle tappe della corsa si sono illuminati di una splendida luce rosa.

I Trabocchi a Fossacesia e il Castello Aragonese a Ortona per la 1ª tappa del 6 maggio Fossacesia Marina – Ortona – Costa dei Trabocchi

Il Castello della Monica a Teramo e L’Aquilone a San Salvo per la 2ª tappa del 7 maggio Teramo – San Salvo

La Bagnante a Vasto Marina per la 3° tappa, l'8 maggio

Il Castello Cinquecentesco a L’Aquila per la 7ª tappa, il 12 maggio quando il Giro tornerà in Abruzzo per arrivare Campo Imperatore.

Il 6 maggio la prima tappa, una cronometro che si snoderà per 18, 4 chilometri lungo la pista ciclabile della Costa dei Trabocchi, le affascinanti macchine da pesca celebrate da d'Annunzio, elementi identitari del paesaggio marino abruzzese, sospese tra cielo e mare, che offrono piatti gustosissimi come il “brodetto”, utilizzando il pescato giornaliero e prodotti a chilometro zero. La partenza è a Fossacesia, immersa in una ricca vegetazione mediterranea, punteggiata di ginestre e di finocchietto marino, con aranceti e uliveti che giungono quasi fino al mare. In questi luoghi sorge la splendida basilica cistercense di San Giovanni in Venere, uno dei più spettacolari esempi di architettura benedettina conservatisi in Abruzzo, in posizione isolata su una collina denominata Promontorio di Venere, dominio dell'omonimo golfo e di un meraviglioso paesaggio che dal verde della Maiella si snoda sino alla costa adriatica reso ancora più caratteristico dai trabocchi. Lungo la Via Verde si arriverà al porto di Ortona (Ch), centro marinaro di antichissime origini. Le riprese del percorso ortonese consentiranno di ammirare in tutta la sua maestosità il Castello Aragonese, costruito nel 1452 in una posizione spettacolare a strapiombo sul mare, sul quale aleggia la "leggenda della Ritorna" secondo la quale nelle notti di burrasca si odono i lamenti della bella principessa che lo abitava. A Porta Caldari sarà assegnata la prima maglia rosa.

Il 7 maggio la seconda tappa per i velocisti di 204 chilometri avrà protagonista la città di Teramo, la“città fra i due fiumi”, disegnata nello scenario suggestivo della catena del Gran Sasso d’Italia e il massiccio della Laga. Si partirà da Piazza Martiri della Libertà, nel centro storico di Teramo, a pochi passi dal Castello Della Monica, in stile neogotico, sul piccolo colle di San Venanzio, affiancato da due edifici secondari che formano un vero e proprio borgo dal sapore medioevale, abitato da sculture e affreschi di cavalieri, demoni, fontane medievali, leoni guardiani. Attraverso il verde dei vigneti delle colline teramane della Val Vibrata dove insistono i borghi di Bellante, Nereto, Controguerra e dove lo sguardo abbraccia tutta la catena degli Appennini, dai Monti Sibillini al Gran Sasso d'Italia fino alla Maiella, la tappa toccherà i luoghi simbolo del ciclismo italiano e della Tirreno Adriatico, come Colonnella, Tortoreto, Alba Adriatica. Si seguirà la costa, con alcune escursioni all’interno, tra le quali è inserito il percorso che porta al borgo medievale di Silvi che offre un panorama unico capace di spaziare dalle vette del Gran Sasso d'Italia al promontorio del Conero delle vicine Marche, fino al profilo delle Isole Tremiti, quindi Chieti, tra le più antiche città d'Italia, Ripa Teatina, la patria di Rocky Marciano fino all’arrivo nella splendida San Salvo, l’ultimo paese della costa abruzzese al confine con il Molise.

Lunedì 8 maggio si ripartirà da Vasto, splendida cittadina affacciata sul cosiddetto "Golfo d'Oro", lungo la Costa dei Trabocchi, dalle origini antichissime che ospita le vestigia di tremila anni di civiltà, testimoniate da antiche torri, fortificazioni, chiese e palazzi. L'ampio golfo della spiaggia di Vasto è impreziosito da un originale monumento dedicato alle bagnanti che si erge imponente ed elegante su uno scoglio, caratterizzando questo splendido lembo della costa abruzzese.

Il 12 maggio la settima tappa del Gran Sasso d'Italia e Campo Imperatore con il traguardo sopra i duemila metri con la salita di Roccaraso seguita dalla lunga discesa fino a Sulmona e Popoli. Dopo Bussi sul Tirino si affronterà la salita di Calascio, dove sorge l'omonima Rocca, una delle fortezze più belle del mondo secondo la prestigiosa rivista internazionale National Geographic e "set per eccellenza" dell’industria cinematografica. In forte ascesa gli ultimi 7 chilometri, quando si supereranno i 2000 m verso la sconfinata piana di Campo Imperatore, il piccolo Tibet d'Abruzzo che evoca infinite suggestioni, set di spot pubblicitari, video musicali e di tanti splendidi film da "Il deserto dei Tartari" a "Il nome della rosa", da "King David" a "Così è la vita" di Aldo, Giovanni e Giacomo, a tutta la serie di "Trinità" con Bud Spencer e Terence Hill. I suoi sterminati pascoli sono utilizzati da tempo immemore per l'alpeggio estivo di mandrie e greggi. Suggestivi i ristori, dove nelle tipiche macellerie-bracerie, oltre a salumi artigianali, formaggi d'alta quota, pane fatto in casa, si cucinano gli arrosticini, espressione culinaria della pastorizia stanziale e transumante. Numerosissime le specie censite che colorano le rocce e la vasta prateria come le Androsacee, le piccole primule delle alte quote, le pulsatille, i papaveri, le orchidee spontanee, le rare stelle alpine, il profumato e ricercato genepì,  le scille silvestri, le gialle gagee, nascoste tra i crochi,  il timo,  i trifogli, gli anemoni,  le genziane, le valeriane,  le soffici e lanose "lingue di cane", le rosse Sassifraghe Porose , le viole montane che, piccole e prepotenti, creano distese di fiori lunghe chilometri sull'altopiano. In quaranta minuti si arriva all’Aquila, magnifica città, dove ogni anno si celebra la Perdonanza Celestiniana, Patrimonio culturale immateriale dell'Umanità, simbolo di riconciliazione, coesione sociale e integrazione, istituita da Celestino V in occasione della sua incoronazione papale che prende avvio con l’apertura della "porta santa" della Basilica di Collemaggio.  Nel Forte Spagnolo, monumento nazionale, sobrio ed imponente, che guarda la città dell'Aquila da uno dei suoi siti più alti, particolarissimo esempio dell'architettura militare cinquecentesca, è possibile visitare il Mammut aquilano, uno degli esemplari più completi esistenti insieme a quelli esposti a Parigi, a Leningrado e negli Usa.


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1 di 6 Immagine Via Verde Fossacesia. Ph: Simone Spoltore
2 di 6 Immagine Abbazia di San Giovanni in Venere. Ph: Simone Spoltore
3 di 6 Immagine Monumento alla bagnante, Vasto. Ph: Ryan Bianchi per il Comune di Vasto
4 di 6 Immagine Vasto. Ph: Frank Turco. Licenza CC BY
5 di 6 Immagine Rocca Calascio. Ph: Luciano Santelli. Licenza CC BY-SA 2.0
6 di 6 Immagine Campo Imperatore. Ph: Giorgio Galeotti - Licenza CC BY