Beach tourism in Lazio

Il Lazio, con più di 300 km tra coste di sabbia bianchissima, scogli e picchi che precipitano nel mare di acqua cristallina, ci invita a fare bagni, sport, indimenticabili escursioni o semplicemente a riposare.


La Riviera degli Etruschi si estende lungo la costa della Maremma laziale da Marina di Pescia Romana fino a Ladispoli, tra pinete e spiagge ampie e sabbiose come Riva dei Tarquini e Santa Marinella, considerata la “perla” del Tirreno, che si estende su un tratto di costa rocciosa, riparato dai monti della Tolfa. Fa parte del comune di Santa Marinella, anche il centro balneare di Santa Severa, famoso soprattutto per il Castello che sorge proprio nell’antico insediamento etrusco di Pyrgi, a pochi chilometri dalla Riserva naturale di Macchiatonda. 


Il lido di Ostia frequentato già nell’Ottocento, a partire dagli anni ’20 del Novecento è divenuto la spiaggia più frequentata della Capitale a partire dagli anni ’20 del Novecento e amata anche da registi, tra i quali Fellini che vi girò alcune scene di Amarcord e de I vitelloni. La Spiaggia di Capocotta è situata tra Ostia e Torvajanica e, a circa cinque chilometri dalla sua riva, si protende verso l’Area marina protetta delle Secche di Tor Paterno, meta degli amanti delle immersioni.


Il litorale della Riviera di Roma si estende da Marina di Palidoro fino a Torre Astura, sentinella meridionale del comune di Nettuno, l’antico borgo marinaro dominato dal castello cinquecentesco in parte opera di Antonio Sangallo il Vecchio. La Riviera di Roma comprende comprende Torvajanica, Ardea, Lavinio, fino ad Anzio con il suo porto.


Anzio accoglie il visitatore con la Spiaggia delle Grotte di Nerone, inserita nell’area archeologica dove si trova la Villa imperiale di Nerone, a picco sul mare, la Spiaggia di Tor Caldara, fronteggiata dalla omonima Riserva Naturale, bordata da dune, lambita da un mare trasparente e azzurro dai fondali sabbiosi e da caratteristiche sorgenti di acqua sulfurea sottomarine. La Riserva Naturale è inoltre conosciuta per la presenza di rare specie animali e per gli antichi i resti archeologici.


Il promontorio del Circeo domina incontrastato dall’alto un mare azzurro ed aperto, chilometri di spiaggia bianca circondata da dune, la macchia mediterranea e i quattro grandi laghi costieri all’interno del Parco Nazionale del Circeo. Sabaudia ha sempre attirato personaggi famosi come Alberto Moravia che era solito passeggiare sulla spiaggia.


Sperlonga​, deve il suo nome alle grotte naturali – le speluncae – che si aprono lungo la costa e presenta costruzioni bianche tra i ristretti vicoli e piccoli archi da cui appare di tanto in tanto uno squarcio di mare e di cielo. Oltre il borgo marinaro, si estende la spiaggia di Angolo, con la grotta di Tiberio e, superato il promontorio del Ciannito, che si sporge fino a mare, la costa di Bazzano. L’ultima spiaggia è quella delle Bambole, sulla quale si apre l’omonima grotta.


Al centro del Golfo di Gaeta, la località turistica di Formia​ era già nota in epoca romana, come testimoniano i resti di antiche ville patrizie di Mamurra e Mecenate, dei porticcioli di Caposele e Giànola, dell’acquedotto e mausolei (tomba di Cicerone). Formia regala paesaggi meravigliosi con un mare di un bellissimo azzurro intenso, con spiagge sabbiose, tra cui sono da segnalare in particolar modo quelle di S.Janni, Vindicio e Giànola.


Altro rinomato centro balneare è Scauri​ che si estende in pianura tra il Mar Tirreno ed i Monti Aurunci, il cui nome trae origine da Marco Emilio Scauro, console romano nel 115 a.C., il quale possedeva nel porto di Pirae (il nome della località in precedenza) una sontuosa villa marittima. Peculiare è la “Spiaggia dei Sassolini “, un’insenatura naturale riparata tra Monte d’Oro e Monte di Scauri, formata da sabbia ocre, ciottoli e scogli, l’acqua assume colori nelle variazioni di verde. Si raggiunge dal lato di Scauri, per Monte d’oro.


Vero gioiello sono le Isole di Ponza e Ventotene.

Ponza accoglie con il suo porto borbonico, sovrastato dal centro storico, celebre luogo per la vita mondana. L’isola possiede rade, baie e calette da cui ammirare grotte marine, i faraglioni, le insenature e le piccole spiagge e le pareti a picco sul mare: Cala Feola, Cala Felce, Cala del Core, Cala d’Inferno, Cala dell’Acqua, Cala Gaetano, il Frontone e ancora Punta Capo Bianco, tanto amata da Federico Fellini che vi girò alcune scene di Satyricon, Punta della Madonna, Punta Incenso, Bagno Vecchio, i faraglioni di Lucia Rosa e del Calzone Muto.

Le isole di Zannone e Palmarola, le due isolette di Ponza, sono fascinosamente disabitate e raggiungibili in barca. Qui i fondali sono considerati un paradiso per gli amanti delle immersioni e della fotografia subacquea.


Una volta sull’Isola di Ponza non si può prescindere da una visita alle grotte di Pilato, un complesso archeologico ipogeo e subacqueo così chiamato in ricordo di un’antica leggenda di cui fu protagonista proprio Ponzio Pilato. Dalle vasche, comunicanti tra loro attraverso un sistema di cunicoli, tramite una scala si poteva accedere alla sontuosa villa dell’imperatore Ottaviano Augusto.


Ventotene offre una natura incontaminata e suggestiva da Cala Rossano, con il porto nuovo, a Cala Nave, da Calabattaglia a Punta dell’Arco, dal Semaforo a Maggio di Terra, da Punta Pascone a Cala Parata Grande e Punta Eolo. Ventotene conserva il nucleo urbano concentrato attorno alla Piazza del Comune o Piazza Castello, alla Chiesa di Santa Candida e a Piazza De Gasperi, con le due uniche strade che percorrono l’intera isola. Dal punto di vista archeologico sono da ricordare, oltre al Porto Romano (I sec. a.C. – I sec. d.C.): il Pozzillo (forse il vecchio alaggio romano); la Peschiera Romana; i resti di Villa Giulia, presumibilmente edificata nel I sec. d.C., che occupava tutto il versante settentrionale fino a Punta Eolo; tratti di muraglioni in località Polveriera; i resti di una piccola necropoli a Cala Battaglia. A Ventotene nacque il primo documento dell’europeismo italiano (oggi noto come “Il Manifesto di Ventotene”), scritto tra il 1941 e il 1942 da E.Spinelli, E.Rossi e E.Coloni durante il loro confino politico.


Sull’Isola di Santo Stefano, raggiungibile in barca ed appartenente a Ventotene, si trova l’ex Ergastolo di Stato di origine borbonica.


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1 of 7 Image Anzio
2 of 7 Image Castello di Santa Severa
3 of 7 Image Gaeta
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5 of 7 Image Sabaudia
6 of 7 Image Sperlonga
7 of 7 Image Isola di Ventotene