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Al Fuorisalone 2024 esperienze immersive di progettazione inclusiva con strategie e visioni per l'ospitalità accessibile a tutti

17 Aprile 2024
Al Fuorisalone 2024 esperienze immersive di progettazione inclusiva con strategie e visioni per l'ospitalità accessibile a tutti

COMUNICATO STAMPA


AL FUORISALONE 2024 ESPERIENZE IMMERSIVE DI PROGETTAZIONE INCLUSIVA CON STRATEGIE E VISIONI PER L'OSPITALITÀ ACCESSIBILE A TUTTI

IL DESIGN INCLUSIVO NELL’INDUSTRIA ALBERGHIERA, TEMA CRUCIALE PER IL TURISMO E L’OSPITALITÀ DEL FUTURO, AL CENTRO DEL DIBATTITO TRA ASSOCIAZIONI E ISTITUZIONI CHE SI È TENUTO OGGI NELL’AMBITO DELLA DESIGN WEEK.

PRIANTE (ENIT): "PRIORITÀ STRUMENTI FORMATIVI, INFORMATIVI E DI INVESTIMENTI"


Hospitality-Il Salone dell’Accoglienza, la manifestazione internazionale di Riva del Garda Fierecongressi leader in Italia del settore hotellerie e ristorazione, ha scelto di portare DI OGNUNO - il progetto dedicato all’ospitalità accessibile, sviluppato insieme a Village for all – V4A e Lombardini22 - al Fuorisalone di Milano, epicentro di creatività, design e innovazione, per sensibilizzare imprenditori, architetti e designer sul tema e far riflettere sull’importanza di elevare gli standard di inclusività nell'industria alberghiera.

 

Il progetto DI OGNUNO è una testimonianza essenziale dell'innovazione nell'ambito dell'ospitalità accessibile e racconta come progettare l’accoglienza con la matrice dello Universal Design, con spazi belli e fruibili per tutti che possono influenzare il benessere e ridurre lo stress di tutti gli ospiti. Attraverso tre percorsi esperienziali di progettazione inclusiva di una reception, il visitatore può vedere il buio, muovere lo spazio, ascoltare il silenzio e immergersi nelle reali necessità delle persone con disabilità. Un esempio di design per la diversità umana, l'inclusione sociale e l'uguaglianza. 

 

Roberto Pellegrini, Presidente di Riva del Garda Fierecongressi, ente organizzatore di Hospitality-Il Salone dell’Accoglienza, nel suo intervento introduttivo ha evidenziato come quello del turismo accessibile sia un mercato rilevante “secondo l’OMS, il 15% della popolazione mondiale, circa 1 miliardo di persone, ha una qualche forma di disabilità che determina esigenze di accessibilità. Un dato che può rappresentare anche un'opportunità di crescita e sviluppo per le imprese del turismo, una sollecitazione a investire nella qualità della propria offerta, migliorando e trasformando l’esperienza di ogni ospite. Come fiera che si rivolge al settore dell’ospitalità, non possiamo ignorare un tema così fondamentale, pensando non solo all’innovazione di prodotto ma anche all’esperienza e alle best practice. Con questo progetto abbiamo voluto elevare il concetto di inclusività a una dimensione completamente nuova, dando il nostro contributo nel creare benessere sociale e valore economico. Il tema dell’inclusività e dell’accessibilità è sempre più cruciale e le strutture ricettive devono fare un cambio di passo per restare competitive.”

 

La tavola rotonda tra associazioni, istituzioni e progettisti ha permesso non solo di inquadrare il mercato di riferimento e di illustrare come l’invecchiamento della popolazione influisca sulla domanda turistica, ma anche di far comprendere come strutture più accessibili possano creare nuove opportunità di business. 

 

Secondo l’Istat, nel 2021, in Italia, le persone con esigenze di accessibilità, con limitazioni che durano da almeno sei mesi, sono 12,7 milioni, pari al 17% della popolazione. A queste se ne aggiungono 7,6 milioni con disabilità certificata, motoria, sensoriale, cognitiva (fonte Registro sulla Disabilità 2021).

Commentando questi dati, Roberto Vitali, Ceo e co-fondatore di Village for all - V4A, il primo network italiano di ospitalità accessibile, ha sottolineato come “va promosso un cambio di paradigma spostando l’attenzione sulle esigenze di accessibilità delle persone non come problema ma come opportunità per migliorare la qualità dell’ospitalità. Le necessità delle persone si modificano durante tutto il periodo della vita, a queste dobbiamo saper rispondere con un cambiamento culturale e poi facendo squadra tra istituzioni, professionisti e operatori del settore per condividere strategie, obiettivi, formazione e informazione, senza dimenticare l’importanza della comunicazione focalizzando l’attenzione sulle persone e sulle loro esigenze.”

 

L’economia d’argento, quel complesso di attività produttive e servizi destinati a soddisfare le esigenze di una popolazione sempre più longeva, registra una crescita annua del 5%, stimata a 5.7 miliardi di euro nel 2025, ha spiegato Luigi Fontana, Direttore Scientifico del Charles Perkins Centre Royal Prince Alfred Clinic dell’Università di Sidney. Questa crescita può essere un ulteriore stimolo per il turismo mondiale verso soluzioni per l’inclusività.

 

Sulla situazione nel nostro Paese è intervenuta Alessandra Priante, Presidente di ENIT, tracciando il quadro attuale e soffermandosi sul posizionamento dell’Italia nello scenario internazionale. “Il tema dell’inclusione più che dell'accessibilità deve essere strategico per destinazioni e operatori. È necessario permettere alle persone con esigenze speciali che vogliono viaggiare di poter scegliere destinazioni e attività che siano adatte ai loro desideri e necessità. Il concetto fondamentale, prima ancora dell’eliminazione della barriera, è garantire un’informazione che sia esaustiva e chiara diventando strumento operativo a servizio di una scelta consapevole.

Bisogna avere ben chiaro che tutti gli investimenti che vengono fatti con la finalitá di maggiore inclusivitá in ambito architettonico infrastrutturale e di design etc hanno una ricaduta su tutte le attivita collegate con effetto moltiplicatore.

Investire dunque in questa direzione, anche accompagnando con soluzioni innovative e digitalizzate, permette di raggiungere risultati quantitativamente e qualitativamente duraturi. 

Il turista, infatti, è un cittadino temporaneo, quando mettiamo in campo delle azioni per il settore turistico lo facciamo in realtà per tutti.” 

 

Juri Franzosi, Direttore Generale di Lombardini22, prima società nello scenario italiano dell'architettura e dell'ingegneria con una business unit specializzata in Universal Design, nonché partner di Hospitality e di Village for all – V4A nella realizzazione di DI OGNUNO, si è soffermato su come deve cambiare l’approccio del mondo dell’hotellerie e dei progettisti verso l’accessibilità. “Nello sviluppare questo progetto per noi è stato fondamentale il concetto di bisogno. Non in termini normativi e legali ma secondo lo universal design che non significa tenere conto di tutti ma delle singole diversità, di ognuno. Basandoci su questo principio abbiamo visto quanto un intervento, e quindi un investimento, seppure sulla carta sembri non avere una misurabilità immediata, possa invece stupirci nei risultati e nell’apporto effettivo.”

 

Formazione e informazione sono le parole chiave dell’interessante case history legata al progetto di accessibilità nelle aziende ricettive Best Western del milanese per persone nello spettro autistico che è stata illustrata da Giacomo Doni, Membro di Giunta di Federalberghi Milano: dal 2016 insieme a L’abilità Associazione Onlus abbiamo condiviso un percorso formativo interno e realizzato materiali dedicati ed accorgimenti ambientali per facilitare gli ospiti con lo spettro dell’autismo durante la loro permanenza in hotel. Tra i risultati maggiormente significativi è l’effetto positivo del progetto SENSO sullo staff, uno stimolo allo sviluppo di ulteriori attività verso un’accoglienza sempre più consapevole”.

 

In tema di grandi eventi, come i prossimi Giochi Olimpici e Paralimpici di Milano Cortina, è intervenuto Armando De Salvatore, Referente Accessibilità Fondazione Milano Cortina 2026, che ha evidenziato come l’accessibilità rappresenti il prerequisito in ambito di turismo e turismo ricettivo dell’ospitalità inclusiva. “Quello a cui si deve mirare è un lavoro di rete con operatori, istituzioni, territorio ed enti comunitari per lasciare un’eredità positiva. Il nostro obiettivo è promuovere dei giochi – accessibili e sostenibili - che offrano una partecipazione e un’esperienza appagante per tutti, libera da barriere e discriminazione.”

 

“L’accoglienza non si limita a quello che troviamo quando arriviamo in un albergo o in un ristorante, l’accoglienza è territorio, è rete tra professionisti e attività. E prima ancora è servizio. Se anche solo un anello del sistema di accoglienza non funziona, ne risente l’intera esperienza con il rischio di perdere un ospite. In questo la tecnologia ci ha aiutato a migliorare i nostri servizi”, ha aggiunto Valeria Ghezzi, Presidente ANEF – Associazione Nazionale Esercenti Funiviari e Vicepresidente di Federturismo.

 

La presenza dello spazio DI OGNUNO fino al 20 aprile, al nhow Milano in Via Tortona 35, non solo connota un impegno tangibile verso l'accessibilità, ma sottolinea anche l'importanza della tematica nell'ambito del design e dell'ospitalità. Attraverso esperienze immersive, esempi pratici, questa installazione dimostra che l'inclusione non è solo un imperativo sociale, ma anche un vantaggio competitivo nel panorama globale dell'hotellerie.

 

Per agevolare imprenditori, professionisti, progettisti dell’accoglienza, Hospitality con Village for all – V4A e Lombardini22 ha realizzato il digibook “UNIVERSAL DESIGN NELL’OSPITALITÀ: UNA RIFLESSIONE PER TUTTI E DI OGNUNO” con l’obiettivo di esplorare il significato della progettazione universale nel settore, mettendo in luce l’importanza per le strutture alberghiere ed extralberghiere di proporre soluzioni di qualità per tutti. Link a digibook su ognuno/hosp


Francesca Cicatelli

Ufficio stampa ENIT

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