Cinte murarie, antiche feritoie, fossati inaccessibili… Stiamo parlando ovviamente di castelli. In Sicilia se ne contano più di 200, vere e proprie macchine del tempo che ci portano in epoche lontane, tra storia e leggende di cavalieri e dame. In questo itinerario esploreremo i castelli del centro dell’isola, immersi completamente nella natura.
Partendo da sud, la prima tappa del nostro viaggio si trova vicino alla costa: Gela. Il suo Castelluccio poggia su una collina di gesso e domina il golfo a difesa della città. È visitabile solo dall’esterno, ma godrete di un panorama mozzafiato su tutta la piana. Si narra della leggenda della bellissima ma inavvicinabile castellana, che chiunque osava accostare, finiva per scomparire nel nulla. Sembra anche che si aggirino fantasmi a protezione di un prezioso tesoro, ‘a truvatura, che nessuno è mai riuscito a trovare...
Proseguendo verso l’interno, la prossima destinazione è Butera. Il suo castello è il nucleo centrale attorno al quale si è sviluppato il paese. Di origine arabo-normanna, oggi la corte interna è la piazza pubblica e i suoi imponenti ruderi sono adibiti a spazio espositivo.
Inoltrandoci verso il centro della Sicilia, ci fermiamo a Mazzarino, un delizioso centro barocco che tradisce le sue origini medievali per l’imponente presenza del Cannuni: il Castello di Mazzarino, così detto per la forma della sua torre. Se siete fortunati, potrete assistere agli spettacoli organizzati nel teatro del maniero, con una vista che spazia fino all’Etna.
Spostiamoci verso ovest, a Mussomeli, per visitare una delle fortezze più inaccessibili della Sicilia. Costruito tra il XIV e il XV secolo su un massiccio calcareo all’altezza di 80 m, la sua struttura sembra fondersi con la roccia stessa. Un ponte levatoio, seguito da un portico con arco ad ogiva, vi farà accedere a enormi sale con volte a crociera e stalle capienti fino a 50 cavalli. Si racconta che il castello sia abitato da oscure presenze per essere stato luogo di atroci delitti: il soldato innamorato della figlia di Manfredi Chiaramonte, che fu rinchiuso nella torre fino alla morte, o le tre “amate” sorelle del principe Federico che, per folle gelosia, vi furono murate vive. O ancora la nota vicenda della Baronessa di Carini, uccisa dal padre per aver macchiato l’onore della casata, il cui spirito si aggira ancora alla ricerca del suo assassino che si rifugiò proprio qui. Insomma, che crediate o meno ai fantasmi questa è una tappa davvero obbligata.
Addentriamoci sempre più per arrivare all’ “ombelico della Sicilia” che con i suoi 950 m s.l.m è il capoluogo più alto d’Italia: Enna. Già a distanza scorgerete il Castello di Lombardia, nel punto più alto della città. Deve la sua conformazione attuale all’impianto svevo, ma affonda le sue radici nella fortezza che i Sicani costruirono oltre due millenni fa. Con i suoi 26.000 metri quadri di superficie è uno dei castelli di epoca medievale più grandi d’Italia e proprio qui Federico II di Svevia convocò il primo Parlamento siciliano. All’interno sono visitabili la chiesetta privata e l’abitazione dell’imperatore Federico III d’Aragona.
Dopo aver toccato quasi con mano le stelle, rimettiamoci in cammino puntando verso nord. Arriviamo all’ultima tappa di questo tour: il Castello di Sperlinga. Una spettacolare fortezza interamente scavata nella roccia, intorno alla quale si sviluppa tutto l’antico centro abitato: circa cinquanta grotte che costituivano la cosiddetta “cittadella bizantina”, dove oggi è allestito un museo entroantropologico. Da qui la vista sul paesaggio è impareggiabile. All’interno sono ancora visibili la sala di rappresentanza, la cappella e la bifora.
Se non siete ancora stanchi di dame, fantasmi e arroccamenti, potete proseguire il tour dei castelli nell’ovest , nell’est o nel sud della Sicilia o visitare i castelli dell’Etna.