Castelli di Calabria

Crocevia di culture mediterranee e popoli che si sono incontrati da nord a sud, la Calabria offre la testimonianza di un passato difensivo e arroccato attraverso l’immagine dei suoi castelli più belli.


Sebbene la maggior parte dei castelli calabresi abbia origini antiche, poiché sorti su precedenti castra bizantini o punti di avvistamento contro i pirati, la monumentalità che ancora oggi affascina è frutto dell’intervento dei re normanni, seguiti dai successori aragonesi, svevi, angioini e, infine, dalle grandi famiglie di nobili feudatari locali.


Visitare i castelli in Calabria significa ripercorrere alcune tappe fondamentali del fenomeno urbano dell’incastellamento nel Sud Italia e in generale nel Mediterraneo durante il Medioevo. Un fenomeno che qui assume caratteristiche proprie, diverse da altre regioni.


Tappe cruciali di questa storia affascinante sono, da esempio, le incursioni dei pirati arabi e saraceni (IX-XVI secolo) sulle coste calabresi, che costrinsero la popolazione delle marine ad arretrare sulle alture, dove oggi sorgono i principali borghi medievali calabresi (molti dei quali parte del circuito nazionale I Borghi più Belli d’Italia).


Altro passaggio decisivo nella storia dei castelli calabresi fu l’epoca federiciana, quando l’imperatore Federico II di Svevia avviò in Calabria e nel resto del meridione la costruzione di una serie di castelli monumentali (i cosiddetti “castelli federiciani”), la cui interpretazione è tuttora sospesa tra l’uso funzionale (residenze estive e di caccia) e quello misterico (templi a custodia del Santo Graal, luoghi di iniziazione).


A rafforzare la funzione difensiva dei castelli calabresi intervenne nel Cinquecento re Carlo V, che dispose un sofisticato sistema di torri d’avvistamento costiere (“cavallare”, ovvero dotate di cavaliere, oppure concepite per l’accensione di fuochi notturni e segnali di fumo diurni) che nell’arco di ventiquattr’ore propagavano l’allarme fino a Napoli.


Un viaggio tra i castelli calabresi è un’esperienza suggestiva che passa dalle rocche dell’entroterra (Castello di Sant’Aniceto, Castello Normanno-Svevo di Cosenza, Castello Normanno-Svevo di Vibo Valentia, ecc.) cinte da possenti mura e ponti levatoi a guardia delle alture, a vere e proprie fortezze marine (Castello Federiciano di Roseto Capo Spulico, Castello Aragonese di Belvedere Marittimo, Castello Ruffo di Scilla, ecc.), baluardi a difesa della linea di costa.


Ricchi di storia, leggende e misteri, i castelli calabresi sfidano il tempo e offrono i loro spazi quali sedi di musei, mostre, rievocazioni e tutta una serie di eventi che abbinano arte, storia e itinerari turistici in ogni stagione dell’anno, per chi desidera scoprire il volto più sconosciuto della Calabria al di là dell’offerta balneare e dei circuiti di massa.


La Calabria dei castelli accoglie i visitatori che desiderano scoprirli in autonomia, nell’ambito di una visita guidata o lungo uno dei tanti Cammini di Calabria e trekking storico-naturalistici che accostano le bellezze del paesaggio all’identità più antica dei luoghi.

Top experiences

- Castello Ducale di Corigliano (CS)

Tra i castelli calabresi da non perdere in provincia di Cosenza c’è il Castello Ducale di Corigliano. Edificato per volontà di Roberto il Guiscardo nel 1073, è famoso per la sua scala elicoidale circondata da affreschi che conduce a un belvedere mozzafiato.


- Castello di Santa Severina (KR)

Il Castello di Santa Severina, simbolo dell’omonimo borgo in provincia di Crotone (tra I Borghi più Belli d’Italia), ospita il Museo Archeologico di Santa Severina, dove è possibile ammirare i reperti emersi durante gli scavi, e la Festa Medievale, rievocazione storica tra maggio e giugno.


- Le Castella (KR)

Unica fortezza aragonese a pelo d’acqua, tra le immagini iconiche della Calabria, il complesso de Le Castella, nell’Area Marina Protetta di Isola Capo Rizzuto in provincia di Crotone, racconta di assalti repressi a suon di cannone e storie leggendarie, come quella del bambino rapito dai turchi e divenuto poi il grande pirata Occhialì, “Terrore dei Mari”.


- Castello Murat (VV)

Il Castello Aragonese di Pizzo Calabro (XV secolo), in provincia di Vibo Valentia, è noto come “Castello Murat” perché qui fu imprigionato e fucilato il re di Napoli Gioacchino Murat (13 ottobre 1815), le cui spoglie sono tuttora custodite nella Chiesa di San Giorgio. Sede del Museo Murattiano, ogni 4 anni il castello ospita la rievocazione storica dell’accaduto.


- Castello Aragonese di Reggio Calabria

Testimone di uno spaccato importante della Reggio medievale, il Castello Aragonese di Reggio Calabria (IX-XI secolo) occupa la parte sommitale del centro storico e ospita al suo interno mostre temporanee ed eventi culturali. Sopravvissuto ai numerosi terremoti, offre uno dei punti panoramici più belli sullo Stretto di Messina.

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Per maggiori informazioni

1 di 10 Immagine Castello di Santa Severina (KR)
2 di 10 Immagine Castello Ducale - Corigliano (CS). Photo by: Vincenzo Stranieri
3 di 10 Immagine Castello Ducale - Corigliano (CS)
4 di 10 Immagine Castello Aragonese - Isola Capo Rizzuto, Le castella (KR)
5 di 10 Immagine Castello Federiciano - Roseto Capo Spulico (CS)
6 di 10 Immagine Castello Murat - Pizzo (VV)
7 di 10 Immagine Castello Normanno - Squillace (CZ). Photo by: Elisabetta Cirianni
8 di 10 Immagine Castello Normanno Svevo - Vibo Valentia
9 di 10 Immagine Castello Normanno Svevo - Cosenza
10 di 10 Immagine Castello Aragonese - Reggio Calabria