Lo shopping in Abruzzo regala incredibili esperienze… tra le tante eccellenze, qualche cenno sulle più peculiari…
La tessitura di coperte in lana e l'intreccio di pizzi e merletti in Abruzzo sono da sempre connessi all'economia di sussistenza ed autoconsumo propria della società agropastorale. Nel campo del merletto in particolare nella lavorazione al tombolo si distinguono L'Aquila, Gessopalena , Pescocostanzo, Scanno dove le donne, sedute davanti all’uscio con con passione e maestria accavallano i fuselli del tombolo creando decori preziosi. A Santo Stefano di Sessanio e Campostosto, botteghe artigiane propongono tessuti antichi o realizzati dalle tessitrici abruzzesi e preziose lane, dono delle pecore del territorio, offerte in splendidi colori che utilizzano le erbe e i fiori del territorio. A Taranta Peligna, l’antico Lanificio Merlino produce ancora le tradizionali coperte abruzzesi, nel contesto fantastico del Parco Nazionale della Maiella.
Gioielli di raffinata fattura, realizzati da maestri dell’arte orafa come medaglioni in lamina cesellata o in filigrana, miniature, cammei, orecchini a cerchio, pettorali sponsali e la più famosa “Presentosa”, donata alle first ladies come simbolo della regione in occasione del G8 del 2009 sono esposte nelle botteghe di Pescocostanzo, Scanno, L’Aquila e Guardiagrele che ospita la Mostra e il Museo Permanente dell’artigianato.
A Castelli, il centro più rappresentativo dell’arte ceramica abruzzese, i cui esemplari si trovano nei principali musei di tutto il mondo, gli artigiani offrono nelle loro botteghe maioliche pregiate come piatti, come gli splendidi “fioracci”, mattonelle, brocche, servizi da tavola con decori di soggetto storico o mitologico, scene campestri, stemmi gentilizi fiasche, borracce, zuppiere, orci, in particolare la maiolica “istoriata” che rappresenta scene e personaggi storici, mitologici, biblici, talvolta impreziositi con oro.
Eccellenze dell’agroalimentare l’olio d’oliva extravergine, elisir di lunga vita, dalle qualità organolettiche ineguaglibili, lo stesso si dica per i suoi vini avvincenti, deliziosi, con un eccezionale rapporto qualità-prezzo tra i vigneti che crescono tra le montagne e il mare: i famosi e corposi vini rossi del Montepulciano, i grandi vini bianchi del Trebbiano abruzzese e, naturalmente, il Cerasuolo d’Abruzzo per i quali è stata eletta regione vinicola dell’anno 2022 dalla prestigiosa rivista inglese Wine Enthusiast.
Profumati d’erbe e fiori i formaggi dei mastri casari d'Abruzzo come il Gregoriano, un formaggio pecorino a latte prodotto sugli alpeggi abruzzesi con latte appena munto dal pastore di Scanno Gregorio, recentemente scomparso, che ha ricevuto riconoscimenti nazionali ed internazionali il Pecorino di Farindola, formaggio tanto raro quanto prezioso, miglior testimone del legame tra il formaggio e le donne, le uniche deputate alla sua produzione.
Dolci unici come i confetti di Sulmona, di antichissima produzione e dalle splendide lavorazioni artigianali, il torrone aquilano, torrone tenero al cioccolato creazione originale della famiglia Nurzia che ne conserva gelosamente la ricetta sin dai primi anni del ‘900, il parrozzo, dolce alle mandorle tipico di Pescara, i Pepatelli teramani, piccoli biscotti con, miele, mandorle, pepe macinato, bucce d’arancia.
Dal cuore dell’Asia Minore, attraverso il Nordafrica e la Spagna, l’oro rosso d’Abruzzo, lo zafferano giunse a Navelli intorno al XIV-XV secolo divenendo una straordinaria eccellenza regionale capace di conquistare nel tempo il palato dei gourmet di tutto il mondo.