11 piste ciclabili che collegano il territorio, dalle Dolomiti al Garda, avvicinando i meravigliosi ambienti naturali delle vallate più interne ai paesaggi coltivati della Valle dell’Adige. Ma anche 23 salite da mito, che permettono di “scalare” leggendari passi alpini, raggiungendo i luoghi dove è stata scritta la storia del ciclismo: tra loro, la Trento-Monte Bondone, celebrata a partire dalla tappa del Giro d'Italia del 1956 stravinta sotto le nevicate da Charly Gaul, la salita dei Campionissimi, dedicata alla terra dei Moser e di Gilberto Simoni in Val di Cembra, il mitico Menadòr, dalla Valsugana agli Altipiani Cimbri, e i numerosi passi dolomitici (Pordoi, Rolle), entrati nella storia del ciclismo in quanto passaggi obbligati delle tappe del Giro d’Italia. Sono dotate di una apposita segnaletica che fornisce ad ogni chilometro informazioni sulle caratteristiche del percorso. E poi decine di chilometri di percorsi per cross country, enduro e 8 bike park dove praticare il downhill. Tutto questo è il Trentino, territorio all’avanguardia per le due ruote in grado di offrire, come poche altre aree in Europa, percorsi di ogni tipo a ciclisti, cicloturisti e mountain bikers.
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