WORLD TOURISM EVENT 2023, ENIT INVESTE SUI SITI UNESCO: DA OGGI PIU’ RICONOSCIBILI E SMART PER I VIAGGIATORI
QUEST’ANNO SARA’ IL PIEMONTE LA REGIONE OSPITANTE.
TRA LE NOVITA’ IL PATRIMONIO MONDIALE DIVENTA HUB CULTURALE E SOSTENIBILE.
I siti Unesco diventano hub culturali moderni: non più percepiti come monadi intoccabili viste con riverenza dai turisti ma da vivere appieno.
E’ una delle novità della quattordicesima edizione del World Tourism Event – Salone Mondiale del Turismo nei siti Patrimonio Mondiale che quest’anno per la prima volta sarà ospitata dal Piemonte dal 21 al 23 settembre 2023 al Museo del Risorgimento Italiano di Torino.
Enit investe sull’evento con una partnership che coinvolge centinaia di buyer internazionali. Tanti gli appuntamenti organizzati dall’Agenzia Nazionale del Turismo tra cui un workshop globale giovedì 21 settembre a Palazzo Carignano riservato a buyer nazionali e internazionali selezionati soprattutto da Italia, Austria, Belgio, Francia, Germania, Olanda, Regno Unito, Spagna, Stati Uniti, Svizzera e Australia. I seller saranno operatori turistico-ricettivi italiani che abbiano sede e operino nelle aree inserite nella World Heritage List Unesco e che intendano promuovere il territorio, le strutture ricettive, le esperienze, la cultura di tali aree.
Il Wte 2023 è realizzato con il contributo e la collaborazione della Regione Piemonte, con il patrocinio del Ministero della Cultura, con il patrocinio e la collaborazione di Enit - Agenzia Nazionale del Turismo, Federazione Italiana Club Unesco, Federazione Europea Associazioni e Club Unesco, Fiavet - Federazione Italiana Associazioni, Imprese Viaggi e Turismo, Icomos Italia - Consiglio Internazionale dei Monumenti e dei Siti Comitato Nazionale Italiano, dell’Associazione Italiana Beni Patrimonio Mondiale e Visit Piemonte.
Parte dal Piemonte la sfida dell’Italia, che ha il maggior numero di riconoscimenti al mondo, ben 58, a trasformare i siti Unesco in spazi moderni adatti a grandi eventi e sostenibili
Un’edizione rinnovata che vedrà un ricco calendario di approfondimenti sui temi di attualità legati al turismo e alla conservazione, promozione e valorizzazione dei siti Patrimonio Mondiale.
Un’attenzione particolare sarà riservata al Patrimonio Culturale Immateriale, in virtù del ventesimo anniversario della adozione della Convenzione sulla salvaguardia di tale patrimonio, avvenuta a Parigi il 17 ottobre 2003. Il Salone intende, infatti, celebrare questa importante ricorrenza con un ricco calendario di approfondimenti e di presentazioni finalizzati a far conoscere il grande Patrimonio immateriale piemontese e italiano. Si terranno, nella giornata di sabato performance all’esterno di Palazzo Carignano proprio volte a diffondere le tradizioni che questi riconoscimenti vogliono tutelare come l’arte dei suonatori dei corni da caccia, l’arte tradizionale del pizzaiuolo napoletano e le perle di vetro di Murano.
Focus specifici saranno dedicati alle scuole del territorio per sensibilizzare anche le nuove generazioni alla tutela dei beni Unesco e, allo stesso tempo, offrire loro nuove opportunità di crescita e di lavoro.
La scelta di Torino come sede del World Tourism Event è motivata proprio dall’ampia offerta di beni e siti Patrimonio Mondiale della città e della Regione Piemonte come i 5 riconoscimenti patrimonio mondiale (Le Residenze Sabaude, I Sacri Monti, I Siti palafitticoli preistorici, I Paesaggi Vitivinicoli di Langhe, Roero e Monferrato, Ivrea Città Industriale del XX Secolo), i 4 riconoscimenti immateriali (L’arte della costruzione dei muretti a secco, l’Alpinismo, l’Arte musicale dei suonatori del corno da caccia, Cerca e cavatura del tartufo), le 3 riserve della biosfera (Mab Ticino Val Grande, Mab Monviso, Mab Collina Po), il Geoparco Sesia Val Grande.
Completano il panorama Unesco piemontese le 3 città creative Alba (Creative Cities per la Gastronomia), Biella (Creative Cities of Crafts&Folk Art) e Torino (Creative Cities per il Design).
L’edizione in Piemonte vedrà, oltre l’ampia offerta di beni e siti Patrimonio Mondiale della città e della Regione Piemonte, la partecipazione di oltre 100 siti Unesco di 8 paesi stranieri quali Cina, Croazia, Cuba, Dalmazia, Giappone, Giordania, Spagna e Svizzera e 10 regioni italiane: Campania, Calabria, Marche, Liguria, Lazio, Toscana, Umbria, Veneto e Sicilia oltre al Piemonte.
“Un’iniziativa che stabilisce nuovi parametri qualitativi e permette di identificare e veicolare meglio nel mondo un prodotto specifico quale i siti Unesco. Enit supporta proprio attraverso lo sviluppo dell’incontro tra domanda e offerta per porre le basi di nuove opportunità. Si rileva un’ottima ripresa dei flussi e del turismo a valore e assistiamo al superamento dei numeri del 2019 per i flussi da Europa, States, Brasile, Argentina e Messico. La vera sfida è quella di attirare un turista consapevole: del patrimonio culturale nazionale e locale che si traduce in rispetto per il territorio e in comportamenti responsabili” dichiarano la presidente e Ceo Enit Ivana Jelinic e la direttrice marketing Maria Elena Rossi.
“Torino ha vissuto, negli ultimi 2 anni, una carrellata di grandi eventi come Eurovision Song Contest, ATP di Tennis che hanno visto i siti culturali sold out. Il Wte deve essere un momento di lavoro per saper attrare i flussi in modo dolce e diluito. Con questo Salone vogliamo ampliare maggiormente la conoscenza dei siti Unesco piemontesi e per il grande pubblico ma anche rafforzare la consapevolezza di chi vive quotidianamente il patrimonio, che ne costituisce la loro eredità, di cui occorre essere orgogliosi ma anche responsabili. La corte interna di Palazzo Carignano sarà la cornice di numerose kermesse culturali che renderanno ancora più vivo e dinamico il nostro Salone” sottolinea l’Assessore regionale al Turismo Vittoria Poggio.
Francesca Cicatelli
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